Segnalo questo articolo di Silvia Stefanelli dal titolo "Medicina di iniziativa, perché anche il tribunale di Udine ha detto no al Garante privacy": https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/medicina-di-iniziativa-perche-anche-il-tribunale-di-udine-ha-detto-no-al-garante-privacy/.
La lettura è decisamente interessante, ma orientata soprattutto a questioni legate alle ASL.
Però lo segnalo perché c'è un passaggio in cui il Tribunale di Udine non concorda con il Garante circa la necessità di avere una DPIA per una selezione di pazienti fragili in relazione alle complicanze in caso di infezione da Covid-19.
Segnalo infatti, dalle conclusioni di Stefanelli, questo passaggio: "sulla carenza di DPIA ci si chiede quale mai possa essere l’impatto sulla sfera giuridica degli interessati se vengono create liste di pazienti fragili con l’obiettivo di alzare il livello di prevenzione. Tale approccio concreto va appoggiato".
Per approfondimenti rimando all'articolo originale.