ACN ha pubblicato a fine giugno 2024 il nuovo regolamento che le PA devono rispettare quando usano servizi cloud. Si può reperire qui, con il titolo "Regolamento ACN n. 21007/24 del 27 giugno 2024": https://www.acn.gov.it/portale/cloud/documentazione-utile.
Trovo sempre utile (oltre che per dare supporto ai miei clienti) leggere le misure richieste perché stabiliscono un livello di riferimento, che piaccia o meno.
Mi sembra che il testo non riporti grandi modifiche rispetto al precedente (mi sono concentrato sulle misure per i dati ordinari). Dovevano aggiornarlo perché il precedente era a nome AgID e poco in più hanno fatto. Alcuni piccoli refusi e alcune piccole incoerenze sono state corrette.
Rimane sempre una lettura ostica e ci ho messo parecchio a capire la distinzione tra requisiti di adeguamento e di qualificazione (per questo ringrazio Marco Gemo che mi ha segnalato la figura all’URL https://www.acn.gov.it/portale/cloud/regolamento-cloud-per-la-pa). In sostanza, se ho capito correttamente:
Importante il fatto che le PA dovranno comunque migrare verso servizi adeguati o qualificati.
Continuo a non capire perché a fronte di 3 tipologie di dati (ordinari, critici e strategici) siano presenti 4 livelli di qualificazione (o adeguamento).
Nota positiva, per rimanere sulle parti non tecniche, è che, a differenza della versione precedente di AgID, qui è possibile fare un comodo copia-incolla del testo (anche se, per evitarci troppa fatica, potevano pubblicare un Excel, magari anche con una comparazione tra le versioni del 2022 e del 2024; per me poco male, visto che fatturerò al cliente; però non posso fare a meno di pensare che faremo questo stesso lavoro in tanti, alcuni ci guadagneranno, altri ci perderanno e sicuramente l'entropia verrà alimentata).
Considerazioni tecniche (questa però non è una comparazione precisa, ma solo una lista delle cose per me più significative per i dati ordinari):
- viene chiesto al CSP (per servizi, privato, a cui si applica la qualificazione) di avere un'assicurazione (cloud service provider, ossia il fornitore del servizio cloud);
- viene chiesto un supporto in lingua inglese in orario lavorativo; il supporto in lingua italiana e 24/7/365 va fornito solo su richiesta; segnalo questo come questione culturale, ma non so esattamente come giudicarla;
- viene chiesto, per gli accessi da remoto, di impiegare l'autenticazione a più fattori;
- viene chiesto di fare prove di ripristino dei backup (era incredibilmente assente nel 2022) e di proteggere i backup ponendoli off-line;
- viene chiesto di tenere aggiornati e in sicurezza i sistemi di sicurezza di rete (era incredibilmente assente nel 2022);
- viene chiesto di fare VA-PT e di seguire piani di rientro (sempre stranamente assente nel 2022);
- viene chiarito, se già prima non lo era, che per chi offre "solo" un servizio, questo deve essere su un’infrastruttura IaaS o PaaS già adeguata;
- c'è un po' di confusione con le certificazioni (per il QC1 in un punto chiede di "adottare formalmente" ISO 9001 e ISO/IEC 20000-1 e in un altro chiede un'autocertificazione ISO 9001 e la certificazione ISO/IEC 27001 con i controlli delle ISO/IEC 27017 e 27018).
Solo alla fine ringrazio Marco Gemo di Ecocerved per avermi segnalato la pubblicazione di questo Regolamento. Io non l'avevo proprio notata. A questo proposito, spero che ACN istituisca un servizio di newsletter, oltre ai canali di aggiornamento sui social (LinkedIn e YouTube, oltre a quelli del CSIRT su X e Telegram), che obbligano a iscriversi a servizi offerti dagli USA.
NOTA: Questo post ne aggiorna uno precedente.